UFO
Invitato da amici di amici, vado a una festa in piscina.
Intanto, in piscina: privata.
Gli invitati: alieni, dischi volanti lucidi, con oblò oscurati da cui, ogni tanto, spuntano occhi feroci.
Mi si dice: mangia! Non mi faccio pregare, come al solito, ma l’impressione è di essere l’unico. L’unico a non farsi pregare, l’unico a mangiare davvero, gli altri forse impegnati altrove nonostante la maionese sulle dita.
Amo stare da solo in mia compagnia. In mezzo a tanta gente mi sono sentito solo. Probabilmente è colpa mia: non ho visto un’anima viva là in mezzo, disadattato tra gli abitanti di un mondo parallelo mai davvero prima incontrato, invasori invisibili del mio mondo.
